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Il seguito diretto di «I colori di magia». La continuazione d’avventure di Scuotivento e Duefiori dopo la caduta dal Bordo del Disco. 

L’Arcipelago di Earthsea è una terra lontana dove la magia è ancora potente e capace di sottili e misteriosi incantesimi che legano (o separano) gli esseri umani e dove, talvolta, giungono i draghi per ricordare a tutti che, nella notte dei tempi, non c’era distinzione tra uomo e drago. E a Gont, una delle isole di Earthsea, vive Tenar, una donna che pur essendo stata l’allieva prediletta del potente Arcimago Ogion, ha sorprendentemente rinunciato ai Poteri della magia per condurre una vita tranquilla accanto all’uomo che ama. Ma quel destino che Tenar ha rifiutato non ha mai cessato di albergare nei ricordi, nei pensieri e nei gesti della donna, e ora ritorna a lei sotto forme diverse e inquietanti: una bambina martoriata nel corpo e nello spirito (ma dotata di immani capacità soprannaturali), un vecchio amico che ha smarrito i Poteri dopo un viaggio nella terra delle Tenebre, l’antico maestro che la chiama per confidarle un segreto che solo lei può comprendere. Tornare sul sentiero che pensava abbandonato per sempre non sarà facile per Tenar, eppure solo lei conosce quel luogo dove — fra streghe, draghi, premonizioni e sortilegi — si deciderà l’esito della lotta tra il giovane e coraggioso re di Gont e le forze delle Tenebre che hanno scagliato contro l’isola una maledizione letale…

In un'area industriale semiabbandonata della periferia londinese vengono scoperti i cadaveri di cinque donne mutilate e seviziate. Scattano immediatamente le indagini che vengono affidate al giovane ispettore Jack Caffery. Egli comprende all'istante che i delitti sono opera di un maniaco: le vittime sono state infatti sottoposte a procedure chirurgiche amatoriali per la riduzione del seno e sono state pettinate e truccate in modo da ricordare delle bambole. La morte tuttavia non è stata causata dalle orrende ferite, bensì da un'iniezione letale; inoltre il killer ha inserito nel petto delle vittime e cucito accanto al cuore un uccellino vivo, simbolo e firma del suo macabro operato.

La pace che sembrava tornata nel mondo fatato di Earthsea dopo la riconquista da parte di Ged della metà mancante dell’anello magico di Erreth-Akbe nei labirinti oscuri delle tombe di Atuan, è di nuovo in pericolo: Arren, il giovane principe di Enlad, la più antica casata di Earthsea, viene personalmente all’isola di Roke per avvertire l’Arcimago Ged, ormai maturo e famoso in tutto il mondo, che la magia va scomparendo in tutte le terre del Nord. Nessuno sa il perché, ma gli antichi incantesimi non funzionano più ed i maghi vanno perdendo la conoscenza della “lingua antica” che era alla base della loro forza.

Così, per scoprire da dove provenga questa minaccia che allarga con tanta rapidità la sua sfera d’influenza, Ged ed Arren, l’uomo saggio ed il fanciullo inesperto, partono per un viaggio che sarà una vera e propria odissea: un lungo vagabondare attraverso le isolette e le genti di Earthsea che li porterà ad affrontare pericoli di tutti i generi (briganti, mercanti di schiavi, traversate avventurose in mari burrascosi), fino a giungere all’ultima spiaggia, a Selidor, l’isola all’estremità del mondo, dove risiedono i draghi, ed ancora più oltre, in un luogo desolato da cui nessuno fa mai ritorno.

La spiaggia più lontana conclude il ciclo di Ged, un ciclo di rara bellezza letteraria e di grande coerenza interna, che accoppia ad una poetica narrazione di eroiche gesta, un’allegorica riflessione sull’equilibrio cosmico e sull’essenza della vita.

Le tombe di Atuan

Ma Le tombe di Atuan è anche e soprattutto la storia di Tenar, la bambina consacrata alle Potenze tenebrose della Terra, che viene privata di ogni cosa: casa, famiglia, persino del suo nome, per divenire Arha, la sacerdotessa delle tombe di Atuan, destinata a vivere nella solitudine più profonda del suo regno cupo e oscuro fino all’arrivo di un ladro saggio e audace che la libererà dal suo triste fato di sepolta viva.

Esiste una città dove l’utopia si è realizzata. Può essere un paradiso, per una vita lunghissima, un paradiso nel quale ognuno è curato e accudito da robot perfetti, dove ogni giovane è jang, e può fare tutto quello che vuole… suicidarsi per un numero infinito di volte, cambiare il proprio corpo, cambiare sesso, giocare con la vita e avere tutto a disposizione. Ma c’è una persona, in questa città, che non riesce a trovare la felicità in questo genere di vita. Prevalentemente donna, giovane e irresistibile, vive la propria esistenza tra mille inquietudini, insieme ai suoi compagni e alle sue compagne. Nella città, però, manca qualcosa… qualcosa che Si può trovare forse nel mondo esterno, quella distesa temuta di vulcani che viene attraversata soltanto a bordo di veicoli corazzati, o che può esistere nella possibilità di avere un figlio, anche se ognuno deve decidere se di quel figlio sarà madre o padre…

Un libro straordinario, che nessun altro autore avrebbe mai saputo concepire, e che è stato accolto dalla critica e dal pubblico americani come la rivelazione di uno straordinario talento, quello di Tanith Lee, una scrittrice capace di spaziare dall’epica classica alla geniale inventiva sociologica con una facilità e un talento che lasciano sbalorditi.

In un futuro lontano, una classe dominante di umani geneticamente modificati ottiene l’equivalente dell’immortalità mediante l’uso di droghe. Questa classe dominante tiene l’intera società in stasi grazie alla manipolazione genetica del genoma umano, eliminando ogni sorta di mutazione spontanea dello stesso. Come se non bastasse, solo poche persone attentamente selezionate hanno la possibilità di riprodursi. Tuttavia nelle megalopoli si sviluppano dei movimenti clandestini ed appare una razza di cyborg, opposta agli immortali.

Classico romanzo di «fantascienza», per usare un neologismo abbastanza efficace, «Le sabbie di Marte» descrive il viaggio inaugurale dell’astronave «Ares» — prima nave di linea regolare fra i pianeti — e le lotte di un gruppo di pionieri del XXI secolo per colonizzare le rosse distese desertiche del pianeta Marte. È una lotta affascinante e paurosa su un mondo in agonia dove non esiste quasi più traccia di vegetazione e l’aria è così povera di ossigeno da essere praticamente irrespirabile. Ma la fine del romanzo darà al lettore la più straordinaria — e la meno impossibile — delle sorprese… «Le sabbie di Marte» è un autentico capolavoro della narrativa a sfondo scientifico e fantastico. Non per nulla il suo autore, Arthur C. Clarke, è un noto scienziato, membro della British Astronomical Association e Presidente della Società interplanetare britannica.

Gli alieni, minacciosi esseri dall’aspetto insettoide, hanno attaccato due volte la Terra e questa guerra il governo del mondo ha deciso di creare una razza di genii militari, di allevare bambini al di fuori del mondo normale e istruirli nelle arti marziali tramite una serie di “giochi di guerra” e di combattimenti simulati basati sull’uso del computer.

Ender Wiggin, l’eroe di questo magnifico romanzo, è un genio tra i genii: nato con le doti di un superbo comandante e condottiero di uomini, viene forzato a una precoce maturità attraverso un addestramento continuo e pressante. Toccherà a lui, unico a vincere tutti i “giochi”, assumere il comando, al momento opportuno, delle forze terrestri effettive: sarà lui a guidare le astronavi umane e i computer che dirigono la gittata dei missili contro il nemico. Con questo Il gioco di Ender, Orson Scott Card, uno dei migliori autori della fantascienza moderna, è riuscito a rinnovare uno dei temi più classici di questo genere letterario, quello dell’addestramento dei cadetti spaziali, e si è imposto, vincendo tutti i maggiori premi del 1986, a fianco dei Dickson e degli Heinlein e di tutti i grandi maestri di questo filone narrativo.

Il problema — o la speranza — della telepatia ha suggerito agli scopritori di f.s. migliaia di pagine, quasi tutte di una scoraggiante ingenuità; abbiamo quindi pensato di ripubblicare qui il famoso romanzo di Bester, vero e proprio « classico » sull’argomento, già apparso anni fa, a puntate, su altro periodico Mondadori, e che pensiamo sia sfuggito,alla maggior parte dei lettori di Urania. E un’opera di eccezionale ingegnosità, dove la trasmissione del pensiero diventa l’arma di un duello mortale tra un assassino e un detective insoliti.

Prego, entrate in un altro mondo. Un mondo futuro in cui è fin troppo facile essere considerati anormali. Lou Arrendale è un isolato, uno di quei soggetti che i medici definiscono autistici. Finché la multinazionale farmaceutica per cui lavora lo mette di fronte a un traumatico dilemma: sottoporsi a un esperimento rivoluzionario o perdere il posto e disperdersi nel caos. Il problema di quelli come Lou è molto semplice: rinunciare all’unico contatto con il mondo esterno o accettare la cura e trasformarsi in uomini qualunque, nuovi schiavi di una personalità prefabbricata e servile?

Жанр:Детское

Il regno di Narnia è stato conquistato dagli uomini. Il perfido re Miraz ha usurpato il trono del legittimo erede, il principe Caspian, e i suoi soldati costringono gli antichi abitanti: gnomi, fauni, folletti, ninfe, giganti buoni e animali parlanti a vivere segregati nella foresta. Ma il giovane principe è deciso a lottare e a guidare la riscossa del popolo nascosto per riportare la pace nel regno. E solo i quattro ragazzi che un tempo erano stati saggi sovrani diNarnia possono aiutarlo nella battaglia contro il tiranno. Così Peter, Susan, Edmund e Lucy, che nel frattempo sono tornati in Inghilterra, d’improvviso vengono catturati da una forza misteriosa che li riporta nel magico regno. Re Miraz è pronto a sferrare l’attacco contro il gruppo di ribelli, e il suo esercito sembra davvero invincibile…

Жанр:Детское

Peter, Susan, Edmund e Lucy sono sfollati in campagna: c'è la guerra, e là saranno più al sicuro che a Londa. E quante sorprese li aspettano, nella grande casa che li ospita! La più straordinaria è senz'altro un armadio che in realtà è una "porta" per entrare in un altro mondo, dominato da una strega malvagia che ha cancellato le stagioni e trasformato in statue i suoi nemici, mutando il felice regno di Narnia in una landa desolata.

In "Mendicanti di Spagna" Nancy Kress ci ha presentato il mondo degli insonni, specie di superuomini che non hanno bisogno di dormire e che costituiscono l’elite della Terra. In "Mendicanti e superuomini" ci ha descritto la crescente invidia dei Mendicanti, i comuni mortali, nei loro confronti, e la partenza degli insonni dal pianeta. Ma l’odio che divide i diseredati della Terra, privi di facoltà genetiche sueriori, dai signori che possono sperimentaremanipolazioni profonde, durerà fin quando i miracoli della scienza insonne saranno disponibili per tutti. Nel terzo poderoso romanzo della saga, gli ulteriori affascinati sviluppi di questo futuro complesso e straordinario.

La Terra è caduta sotto il dominio degli Insonni, i mutanti che non hanno bisogno di riposo. Ma sotto la pressione di turbe umane sempre più inquiete e ribelli — i Mendicanti — i superuomini sono ostretti a rifugiarsi nello spazio. Un secolo di incognite si apre di fronte a coloro che vegliano, e la sopravvivenza stessa della Terra è minacciata. Chi la salverà?

Gli osservatori è la versione di una storia sugli UFO fatta da uno scrittore di talento come Robert Silverberg: una vicenda in apparenza trita e banale diventa nelle sue mani un racconto avvincente i cui protagonisti spiccano con figure vive e reali dalla carta stampata.

In una notte illune del 1982 il cielo del Nuovo Messico viene vivacemente illuminato da un’improvvisa esplosione: una stella lucente fiorita in un lampo biancazzurro che si muove da nordest verso sudovest, sopra la valle del Rio Grande ed i polverosi piccoli puebli, va a spegnersi dopo l’ultima accecante vampata nei pressi di Albuquerque.Ma soltanto tre esseri umani scopriranno che la stella cadente apparsa in cielo è in realtà un disco volante precipitato sulla Terra per un’avaria ai motori, soltanto Charley Estancia, il giovane messicano del pueblo di San Miguel dalla sveglia intelligenza, Kathryn Mason, la vedova melanconica e solitaria di Albuquerque, e Tom Falkner, colonnello delle forze aereeamericane, vedranno con i loro occhi gli alieni venuti dalle stelle, gli osservatori extraterrestri che studiano e controllano lo sviluppo della civiltà umana. Soltanto loro sapranno del pericolo che corre la Terra e potranno impedire lo scoppio di un conflitto galattico. Una storia umana e affascinante che solo un maestro come Silverberg poteva.

Hugh e Irene sono due giovani disadattati pieni di problemi familiari. E sono i prescelti davanti ai quali si apre la «soglia», un passaggio attraverso un altro mondo, un mondo meraviglioso di pace e serenità, popolato da gente semplice che non esita ad accoglierli con gioia. Hugh e Irene non sanno come o perché hanno raggiunto la strada acciottolata che porta a Tambreabrezi, la mitica cittadina di questo mondo favoloso. Sanno solo che ogni volta che vi si rifugiano, trovano la pace, sfuggendo così agli opprimenti problemi della vita reale. Ma quando il rifugio diventa orrore e le strade del sogno conducono all’incubo non c’è più fuga: la scelta non è più tra una vita e l’altra ma tra la vita e la morte, e solo loro due, uniti dalle loro sventure e dalla loro disperazione, potranno salvare gli abitanti del fantastico mondo di Tambreabrezi da un fato terribile e ignoto.

Romanzo fantascientifico e fantapolitico: i problemi di una società gandhiana alle prese con una confinante società gerachica ed aggressiva. È una deliziosa favola post-moderna... ma è soprattutto un piccolo gioiello di letteratura utopica. Utilizzando il genere fantascientifico, di cui è riconosciuta maestra, la scrittrice americana "sperimenta" i problemi d’una società nonviolenta in situazione conflittuale. Su un pianeta dell’esilio, i discendenti di una migrazione di gandhiani, libertari ed egualitari, si scontrano con una colonia di ex-coatti di diritto comune, violenti e autoritari...

Sutty, un’osservatrice dell’Ekumene interstellare, è stata assegnata ad Aka, un mondo dominato da un governo azienda che ha come unico fine la produzione e lo sviluppo economico. A questo scopo la monolitica Corporazione di Aka ha bandito tutti i vecchi costumi, cancellando quasi completamente la lingua scritta e le tradizioni. Per Sutty, specializzata in storia e linguistica, si tratta di un incarico senza sbocchi: come può studiare un mondo dove la popolazione sembra non avere ricordo del proprio passato? Del tutto inaspettatamente, però, Sutty riceve il permesso di lasciare la moderna città dove tutti i suoi movimenti sono strettamente controllati e risalire il fiume per cercare gli ultimi residui della cultura originaria di Aka.

From the towering heights of Olympos Mons on Mars, the mighty Zeus and his immortal family of gods, goddesses, and demigods look down upon a momentous battle, observing—and often influencing—the legendary exploits of Paris, Achilles, Hector, Odysseus, and the clashing armies of Greece and Troy.

Thomas Hockenberry, former twenty-first-century professor and Iliad scholar, watches as well. It is Hockenberry’s duty to observe and report on the Trojan War’s progress to the so-called deities who saw fit to return him from the dead. But the muse he serves has a new assignment for the wary scholic, one dictated by Aphrodite herself. With the help of fortieth-century technology, Hockenberry is to infiltrate Olympos, spy on its divine inhabitants… and ultimately destroy Aphrodite’s sister and rival, the goddess Pallas Athena.

On an Earth profoundly changed since the departure of the Post-Humans centuries earlier, the great events on the bloody plains of Ilium serve as mere entertainment. Its scenes of unrivaled heroics and unequaled carnage add excitement to human lives devoid of courage, strife, labor, and purpose. But this eloi-like existence is not enough for Harman, a man in the last year of his last Twenty. That rarest of post-postmodern men—an “adventurer”—he intends to explore far beyond the boundaries of his world before his allotted time expires, in search of a lost past, a devastating truth, and an escape from his own inevitable “final tax”.

Meanwhile, from the radiation-swept reaches of Jovian space, four sentient machines race to investigate—and, perhaps, terminate—the potentially catastrophic emissions of unexplained quantum-flux emanating from a mountain-topmiles above the terraformed surface of Mars.

Si tratta di quattro romanzi brevi collegati che hanno per sfondo l'universo futuro «hainita». In un'insegnante a riposo nelle remote paludi di Yeowe aiuta il rivoluzionario Abbarkam a venire a patti con la sua coscienza. Ne è la giovane inviata dell'Ekumene nel regno del Gatay su Werel ad aiutare la sua guardia del corpo Teyeo a riprendersi fisicamente dopo una rivolta. La terza e quarta storia sono ancor più collegate e formano una specie di romanzo: narra la vicenda di un nativo del pianeta Stse che diventa l'elemento basilare nella battaglia per l'equità dei diritti tra uomini e donne, mentre narra la storia del movimento di liberazione creato su Yeowe.

 Da una grande maestra della narrativa fantastica, più volte vincitrice del premio Hugo, un potente racconto di mistero, magia e tradimento. Il destino di un cavaliere, della sua stirpe e di un regno tormentato. Provato nel corpo e nello spirito da una lunghissima prigionia, il comandante Lupe dy Cazaril ritorna nel regno di Chalion, in cui aveva servito come paggio, e viene nominato tutore di Royesse, bella e intelligente sorella dell’erede al trono. Ma quell’occasione di riscatto si trasforma presto in un incubo, poiché Cazaril scopre che a corte proprio quegli uomini che lo hanno tradito ora occupano posti di grande potere. E scopre soprattutto che l’intera stirpe di Chalion è gravata da una terribile maledizione, che non può essere annullata se non con la magia più nera…

Una flotta mercantile di Komarr viene bloccata in una remota base spaziale, Graf Station, dopo uno scontro a fuoco tra i locali e la scorta militare del convoglio. Però Miles Vorkosigan ha ben altro a cui pensare: è appena tornato dalla luna di miele e la moglie aspetta due bambini. L’Imperatore Gregor, tuttavia, non può permettersi sentimentalismi e ordina al suo uomo più fidato di raggiungere Graf Station per risolvere una questione, che potrebbe avere spiacevoli conseguenze. Intrighi diplomatici, ricatti incrociati, vecchi amici e nuovi avversari attendono Miles, ma soprattutto una minaccia letale inimmaginabile…

La popolazione esclusivamente maschile che vive sul pianeta Athos rischia l’estinzione: dopo due secoli dal primo insediamento, infatti, le colture di cellule femminili necessarie ad assicurare la continuità della riproduzione in laboratorio stanno perdendo vitalità. L’unica speranza è rappresentata dal dottar Ethan Urquhart, inviato sulla stazione spaziale di Kline per trovare una cura. Ethan però non è preparato a incontrare sconosciute creature aliene… come Elli Quinn, che lo terrorizza per il semplice fatto che è una donna. Ma Elli è anche una mercenaria dendarii in missione segreta, che da subito mostra uno spiccato interesse per i problemi di Athos. Perché un complesso intrigo è già in moto, pronto a inghiottire nelle sue spire l’ingenuo Ethan, depositario inconsapevole di un segreto di cui Cetaganda vuole impadronirsi a ogni costo…

Miles e i suoi Dendarii hanno appena portato a termine con successo una missione di salvataggio in un campo di prigionia, suscitando le ire dell’impero di Cetaganda (come raccontato in ); la flotta cerca allora rifugio sulla Terra, dove Miles dovrà barcamenarsi tra le sue due identità, quella di Tenete Lord Miles Vorkosigan di Barrayar e quella di Ammiraglio Naismith, comandante dei mercenari Dendarii. A complicare il tutto (come se ce ne fosse bisogno) ci si metterà un complotto Komarrano volto a prendere il comando di Barrayar sostituendo Miles con un clone.

Due pianeti gemelli, Urras e Anarres. Il primo, quasi desertico, non ha mai favorito gli insediamenti umani finché non vi sono giunti i seguaci di Odo, in contrasto insanabile con la società del benessere che prospera su Anarres. Da allora, gli Odoniani hanno creato una società di sopravvivenza, consona ai loro ideali: una «fratellanza» da cui sono esclusi i concetti di proprietà, di governo e di autorità. I contatti fra i due pianeti sono limitati e un muro chiude il porto franco in cui scendono le navi spaziali anarresiane, salvaguardando gli «anarchici», i nullatenenti di Urras, dalle idee (non meno che dai microbi) di Anarres.

New York è irriconoscibile: niente più torri e grattacieli, ma un’immensa metropoli «coperta» che non viene mai a contatto con l’aria, dove decine di milioni di uomini e donne brulicano come formiche sulle strade mobili. Dove il lusso di un bagno privato è inammissibile. Dove, soprattutto, i robot stanno soffiando i posti di lavoro agli uomini a un ritmo sempre più preoccupante. E alle porte di New York si stende come una sfida Spacetown, la città degli Spaziali dove tutto è lusso e ariosità, superbia e ostentazione. C’è da meravigliarsi che uno dei tanti terrestri scontenti ammazzi uno Spaziale nella sua aristocratica dimora di Spacetown? E c’è da meravigliarsi se il caso rischia di diventare un incidente interplanetario? Per risolverlo bisogna ricorrere al miglior poliziotto della City, Lije Baley, e affidargli come compagno il miglior poliziotto di Spacetown, R. Daneel Olivaw. Il guaio è che quella «R.» significa robot : sta per cominciare una sfida implacabile tra l’intelligenza umana e quella artificiale per risolvere l’omicidio più esplosivo che la Terra ricordi; e, per il lettore, una delle letture più appassionanti nel campo della fantascienza «pura». Nuova traduzione integrale e introduzione di Giuseppe Lippi

"Il mondo della foresta" affronta il tema della sopraffazione e della colonizzazione, visto dal duplice punto di vista di Davidson, terrestre oppresso, e di Selver, indigeno che deve difendersi, rinunciando ai propri principi e civiltà.

George Orr ha paura di sognare. Perchè si è reso conto che alcuni dei suoi sogni diventano realtà… nel bene e nel male. Angosciato da questo suo oscuro potere e incapace di dominarlo, George tenta il suicidio e viene così affidato a uno psicanalista che promette di aiutarlo. Ben presto, tuttavia, George scoprirà che il medico ha un piano ben preciso per sfruttare le capacità del suo singolare paziente…

La storia di un pianeta che vive la sua ultima stagione di luce prima del buio intergalattico

«Un vagabondo, un viaggiatore senza meta, una scoria della creazione: il pianeta Worlorn era tutte queste cose. Per innumerevoli secoli aveva continuato a cadere, da solo, senza scopo, precipitando tra i freddi e solitari spazi che si aprono fra le stelle. Ma lui non apparteneva a nessuna di quelle stelle. In un certo senso non faceva nemmeno parte della galassia, anche se rotolava attraverso il piano della galassia come un chiodo che attraversa la tonda superficie di un tavolo. Non faceva parte di niente...» Poi Worlorn passa vicino alla Ruota di Fuoco, la supercostellazione che gli darà qualche anno di luce prima che esso piombi di nuovo nella notte senza fine cui sono destinati i mondi senza sole.

E nel momento in cui il pianeta solitario si avvicina, forse per l’ultima volta, al fuoco della vita, gli uomini decidono di trasformarlo per i loro fini riposti. La luce morente è una storia di superscienza, ma anche di esseri umani posti di fronte a un ennesimo simbolo dell’esistenza precaria che conduciamo, sul Margine dell’universo.

É il primo romanzo di George R.R.Martin, un grande affresco spaziale del lontano futuro, dove tutto è azione, poesia, meraviglia.

Protagonista del romanzo è l'ingegnere Morgan, creatore del Ponte di Gibilterra. Grazie alla rivoluzionaria tecnologia del cavo cristallino monomolecolare (citato a più riprese anche da William Gibson), per la prima volta diventa tecnicamente possibile costruire un "ascensore spaziale", ovvero una torre che connetta la superficie terrestre ad un satellite geostazionario, e che renda obsoleti i razzi vettori. Il romanzo narra gli sforzi e la lotta di Morgan per realizzare il suo sogno, a dispetto di un esercito di oppositori: politici, concorrenti, grandi compagnie, banche, e persino monaci buddisti. Ma il colpo di scena del romanzo è l'arrivo di Stellaplano, una sonda aliena automatica che visita il Sistema Solare sconvolgendo con la sua sola comparsa la vita, la società, la filosofia, l'etica e le religioni terrestri. Dopo la visita di Stellaplano, niente più sul nostro pianeta sarà come prima.

Altra caratteristica notevole di , il fatto che la maggior parte della storia si svolga a Sri Lanka. Clarke riesce in questo romanzo ad omaggiare lo straordinario passato della sua patria d'adozione, e nel contempo ad offrirci una panoramica sulle bellezze e sulle meraviglie dell'isola indiana.

Miles Vorkosigan, figlio del primo ministro di Barrayar e fresco di accademia militare, è riuscito finalmente a ottenere la sua prima nomina, nonostante i pesanti handicap fisici e la propensione a conbinare guai. Ma l'Alto Comando preferisce tenerlo lontano, inviandolo all'altro capo della Galassia per svolgere un'insignificante missione. Ma dove c'è di mezzo Miles nulla può rimanere a lungo «insignificante»…

Quando un'astronave entra nell'atmosfera terrestre alla paura iniziale si sostituisce subito la meraviglia. Con il primo contatto fra terrestri e alieni, sette membri della razza dei Tosok, di incredibile intelligenza, vengono accolti a braccia aperte dal mondo intero. Ma un noto scienziato umano in contatto con il gruppo viene improvvisamente trovato morto, mutilato da un'arma misteriosa, e tutte le prove sembrano condannare uno di loro. Cercando di evitare un incidente planetario, gli Stati Uniti assegnano agli alieni il miglior avvocato della nazione: ne seguirà un processo drammatico e inconsueto, in cui culture diverse, aliene e terrestri, si scontreranno per sancire la verità.

Una storia che Bova scris­se per «Again Dangerous Visions», la famosa antologia di Harlan Ellison dedicata alle vicende più «scioccanti» che fece seguito all'altrettanto celebre «Dangerous Visions». È anche la prima storia, in termini cronologici, di una serie dedicata a Chet Kinsman, astronauta americano: qui Bova descrive la sua perdita di innocenza e i suoi primi passi verso la maturità, il suo risveglio nel mondo reale, un mondo che non è affatto lontano dal no­stro… anzi…

Come sarà il nostro primo incontro con una razza, una civiltà extraterrestre? Gli scettici dicono: non ci sarà mai. I pessimisti obiettano: già non riusciamo ad andare d'accordo fra noi, figurarsi con gli alieni. Nondimeno, milioni di uomini continuano a fantasticare appassionatamente su quel tema, e decine di scrittori a esplorarne tutte le varianti possibili. Questo Rama, questo corpo estraneo che si presenta un giorno nel nostro cielo, questo cilindro grandioso che è astronave, relitto, museo, enigmatica e solenne cattedrale, si può considerare una delle invenzioni di maggior fascino mai create dalla fantascienza. E la bravura di Clarke, maestro di verosimiglianza cosmica, sta nel persuaderci col suo inimitabile piglio insieme avventuroso e scientifico, che si tratta anche di un'invenzione tutt'altro che «impossibile». Che proprio così andranno forse le cose, quando scoccherà l'ora del primo incontro.